Naturae

Inclinare l’orizzonte, 2023, legno, terracotta con colori a freddo, gesso, cm 100 x 75 x 45

L’instabilité, 2023, terracotta ingobbiata a spruzzo, dimensioni variabili

Vai Saber, 2023, pietre di fiume e plexiglas, progetto realizzato per Beicaben, iniziativa per la valorizzazione delle valli occitane del cuneese.
A cura di Olga Gambari. Installazione permanente a Villa San Pietro (Monterosso Grana, Cuneo).

 

Alcuni recenti studi di archeo-astronomia ipotizzano che vi siano strette connessioni tra i catini litici (anche detti coppelle), assai diffusi nell’arco alpino nord occidentale e alcuni ammassi stellari.
Vai saber evoca la relazione tra le piccole cavità scavate nelle rocce esistenti in Valle Grana e Val Maira e la costellazione delle Pleiadi.
Il progetto ha previsto la ricerca di alcune pietre che sono state prelevate a valle, per essere riportate più a monte, da dove presumibilmente sono venute.Riportarle indietro nello spazio (verso l’alto) ha significato riportarle idealmente indietro nel tempo, richiamando quelle epoche lontane a cui risalgono i petroglifi presenti in modo così diffuso su questo territorio.
Il volume pieno delle pietre entra in dialogo, per contrapposizione, con le cavità scavate delle coppelle.
Le sette pietre si riferiscono alle sette stelle principali della costellazione delle Pleiadi. Esse non poggiano al suolo, se ne distaccano quanto basta per porsi tra terra e cielo, fuori dal tempo storico in cui siamo immersi.
Il titolo Vai saber significa, in lingua occitana chissà, va’ a sapere, poiché l’ipotesi presa in considerazione sul significato del fenomeno rupestre delle coppelle, rimane comunque una delle numerosissime ipotesi avanzate come possibili.